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Vita dei Principi di Monaco Monte-Carlo |
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Ranieri I Grimaldi, Signore di
Cagnes sur Mer (v.1267-1314)
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Ranieri 1° Grimaldi, figlio di
Lanfranco Grimaldi, era marinaio nell'anima come tutti quelli
della sua razza. Combatté prima per la Repubblica di Genova
poi entrò al servizio di Filippo IV il Bello, che lo fece
ammiraglio di Francia (Titolo del 1303). Dal 1302 comandò
l'eccellente flotta francese nella guerra contro i Fiamminghi
in rivolta. Signore di Cagnes sur Mer ne fortifico' ampiamente
il castello. Morì nel 1314. Un ritratto tradizionale conservato
al Palazzo del Principe di Monaco rappresenta l'ammiraglio vestito
con la sua cotta d'arme " a losanghe d'argento e di porpora
", ma questa opera che data del 19° secolo é puramente
metaforica.
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Carlo I Signore di Monaco (1331-1357)
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I Ghibellini vinsero nuovamente nel
1301, ma sedici anni dopo, i Grimaldi ripresero il controllo di
Genova e di Monaco. Tuttavia la famiglia Spinola sottomise la
Rocca nel 1327. Il re Roberto di Napoli, conte della Provenza,
approvò che Carlo Grimaldi e i Guelfi si impossessassero
nuovamente della fortezza , il 12 settembre 1231.
Carlo I avra' la signoria di Monaco, Roquebrune e Mentone fino
al 1357. " Questo Sovrano " scrive J.B. Robert "
Fu dunque veramente il primo signore di Monaco ". Il primo
che ne prese il titolo. Ogni sua azione mirò a dare una
vera dimensione al suo nuovo Stato. " Metterà la sua
flotta e la sua " Condotta " al servizio del re di Valois
e degli Agioini di Napoli, del re Carlo II di Napoli suo protettore.
Monaco aveva tutto cio' di cui necessitava per la sua sussistenza
: dei forni, dei mulini, un arsenale ; i tributi erano riscossi
regolarmente.
Il nuovo Doge , Simone Boccanegra, eletto dal partito popolare
mise l'assedio davanti alla fortezza della Rocca . Carlo I morì
nel 1357 ; suo figlio Ranieri II restituì il 9 Agosto ai
Genovesi il Principato che ritornò ai Grimaldi solo nel
1417-1419.
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Claudine, signora di Monaco (
?-1515)
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Vedova di Lamberto Grimaldi , signore
di Monaco grazie al suo matrimonio, Claudia, signora di Monaco,
dovette, all'ascesa al trono di Luciano I, nel 1505, " modificare,
nel confermarle, le regole di successione stabilite dal marito.
Con il testamento del 13 maggio e il codicillo del 19 novembre
1514, fece una deroga alla legge in favore di Agostino, vescovo
di Grasse, suo quinto figlio ", scrivono J.Freu, R. Novella
e J.B. Robert. Il prelato riceverà alla morte di Luciano
I, la successione della Signoria di Monaco in vitalizio, ma si
impegnerà a ridare sul suo letto di morte i poteri ai figli
dei fratelli. La signora Claudine ringraziava cosi' suo figlio
Augustin degli eccellenti consigli che le aveva dato per la gestione
del feudo famigliare. Questo testamento, come si vedrà,
ebbe come conseguenza, dopo l'assasionio di Luciano I, di stabilire
il protettorato spagnolo sulla Signoria di Monaco dal 1525 al
1641.
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Luciano I signore di Monaco (1482-1505-1523)
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Con l'assassinio del fratello Giovanni
II (1505), Luciano I acquisi' la signoria di Monaco. Il rude uomo
era esposto alla gelosia dei Genovesi. Questi ultimi, con 4000
uomini assediarono la città e il castello. Il 19 marzo
1507 i Genovesi cercarono con furia di impossessarsi del castello
, ma si scontrarono con la caparbia difesa degli avversari. "
L'assedio ", precisa Albert Lisimachio, " durò
102 giorni ". Nel 1506-1507, Louis XII placò la rivolta
di Genova. Luciano I, suo ciambellano, era al suo seguito. Il
re gli domandò di vendergli la sua fortezza. Il rifiuto
del Signore di Monaco gli costò l'arresto, ma Louis II
cambio parere. Nel 1512 accordò al prigioniero liberato
la piena signoria dei suoi possedimenti. Luciano I governò
con giudizio i suoi feudi e firmò un trattato con la Repubblica
di Firenze, rappresentata da Macchiavelli in persona. Il terribile
signore fu assassinato il 23 agosto 1522 da suo nipote Bartolomeo
Doria, che agì per conto del celebre Andrea Doria, il "
Nettuno del Mediterraneo ".
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Onorato II, principe di Monaco
(1597-1662)
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Cresciuto a Milano, sotto la tutela
del Principe Valdatario, Onorato Grimaldi ritornò nei suoi
possedimenti occupati da una guarnigione spagnola. Il suo tutore,
effettivamente, non nascondeva il suo attaccamento alla corte
di Madrid. Nel 1612, Onorato si proclamò principe di Monaco.
Il re di Spagna lo riconobbe come tale poco tempo dopo. Ma il
nuovo principe voleva liberarsi del giogo degli Asburgo. Firmo'
il 14 settembre 1641 il trattato di Peronne con Luigi XIII e il
suo ministro Richelieu. La libertà e la sovranità
di Monaco gli erano state riconosciute. Forte di questo appoggio,
Onorato II levò lo stendardo della rivolta contro la guarnigione
straniera che fu costretta ad arrendersi. Onorato II, rinunciando
ai suoi possedimenti in Spagna, ricevette in cambio dal re di
Francia il ducato del Valentinois, la contea del Carladez e il
marchesato di Baux.
Egli poté godere delle delizie di una corte aristocratica
e raffinata ; prodigioso collezionista, riunì 700 quadri,
di cui un Tiziano e centinaia di oggetti d'arte. Filippo di Champaigne
fece un ritratto di questo grande e buono principe che mori' nel
1662.
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Caterina-Carlotta di Gramont,
principessa di Monaco (1597-1612-1662)
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Figlia di un maresciallo di Francia,
uno dei cortigiani piu' spirituali della corte, Caterina Carlotta
di Gramont sposò Luigi Grimaldi, nipote di Onorato II,
Principe di Monaco. Era duca del Valentinois, figlioccio di Luigi
XIV e di Anna d'Austria. Caterina Carlotta aveva ereditato lo
spirito e il fascino di suo padre. A causa di alcuni intrighi,
la coppia ducale, colpita da un momento di sfortuna passeggera,
si installò a Monaco. Alla morte di Onorato II (1662),
il duca del Valentinois prese il nome di Luigi I. Il nuovo principe
di Monaco e sua moglie furono richiamati a corte ; Caterina Carlotta
divenne sovrintendente della casa di Henriette di Inghilterra,
duchessa di Orleans. Bella e affascinante, attirò molti
dei cortigiani che la circondavano : il duca di Villeroy, il famoso
Lauzun, per non dire il re stesso
? Luigi I scontento della
moglie partì alle armi dove si coprì di glorie.
La Principessa Caterina Carlotta mori' nel 1678.
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Luigi I principe di Monaco ( 1642-1662-1701)
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Figlioccio di Anna d'Austria e di
Luigi XIV, questo principe valoroso sposo' Caterina Carlotta di
Gramont, figlia del maresciallo (il conte di Guiche du Cyrano
d'Edmond Rostand). Luigi I fu principe di Monaco alla morte di
suo nonno, Onorato II. Stanco degli intrighi di sua moglie, partì
alle armi al fianco di duo cognato, il secondo conte di Guiche
e si distinse con onore durante la guerra d'Olanda. Nel 1674,
sotto gli ordini del re, fu uno dei conquistatori della Francia-Contea.
Ambasciatore di Francia presso il Vaticano nel 1689, sfoggiò
un lusso che sbalordì i Romani, molto difficili da stupire.
Luigi XIV gli aveva accordato di usufruire alla sua corte del
titolo di principe straniero. Luigi I morì a Monaco il
2 gennaio del 1701, sicuramente colpito da un attacco di apoplessia.
Fu comunque uno dei principi più gloriosi del suo lignaggio.
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Antonio I Principe di Monaco (1661-1701-1731)
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Figlio di Luigi I, Antonio Grimaldi
raccolse la successione di suo padre nel 1707. Era dal 1688 lo
sposo della principessa Maria di Lorena. Suo padre aveva speso
delle somme immense mentre ricopriva la carica di ambasciatore
presso la Santa Sede. Il Principe di Monaco fu costretto a ridurre
il suo stile di vita e lasciare la corte di Versaille. Luigi XIV
lo lasciò partire con molto rammarico: "Addio signore
di Monaco, gli disse, "siate sicuro di avere la mia stima
, la mia amicizia e la mia fiducia". Letterato di nascita,
mecenate illuminato, Antonio I fu protettore del musicista Couperin
e del pittore Van Loo. Fece costruire a Mentone da Jacques Gabriel
e Robert Cotte un piccolo ma elegante palazzo. "Abile a tormentarsi"
scrisse il maresciallo di Villeroy, scartò moltissimi dei
pretendenti alla mano di sua figlia unica ereditiera, Luisa-Ippolita,
la quale andò in sposa al conte di Thorigny, Giacomo di
Goyon di Matignon. Questo grande singore, di origine bretone,
prese il nome e le armi dei Grimaldi, principi di Monaco.
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Giacomo I, Principe di Monaco
( 1720-1733-1795)
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Alla morte del Principe Antonio I,
sua figlia Luisa Ippolita ( nata nel 1697) fu proclamata principessa
sovrana. Sposò Giacomo di Goyon di Matignon, divenuto duca
del Valentinois, con il quale però non andava d'accordo.
Luisa Ippolita morì dopo pochi mesi di regno e suo marito
prese il nome di Giacomo I. Purtroppo il Re di Francia si mostrò
reticente nei suoi riguardi e contemporaneamente neanche il popolo
monegasco gli mostrò simpatia. Nel 1733, Giacomo I, stufo
del potere, lasciò il regno a suo figlio, Onorato III,
ancora adolescente. Egli esercitò la reggenza, ma donò
il potere effettivo a un figlio naturale di Antonio I. Ritornato
semplice duca del Valentinois, Giacomo Grimaldi si installò
nuovamente a Parigi, in una sontuosa dimora conosciuta ai giorni
nostri con il nome di Hotel Matignon. In questo hotel raccolse
tesori, collezioni di quadri, porcellane, tapezzerie. Diventò
protettore degli artisti e, amico degli illuministi, ricevette
nella sua splendida casa personaggi storici come Voltaire. Morì
a Parigi nel 1751.
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Onorato III, Principe di Monaco
(1720-1733-1795)
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Paggio di Luigi XV, Onorato III fu
sempre simaptico al re. Divenne Principe di Monaco in seguito
all' abdicazione di suo padre Giacomo I nel 1733, servi' sotto
gli ordini del maresciallo di Sexe durante la campagna di Fontenay
nel 1745. Il re lo nomino' per tre anni maresciallo di campo.
Dopo aver respinto la mano della figlia del duca di Bouillon si
lascio' travolgere dalla vita piacevole di Parigi e di Versailles
e prese come amante la spirituale marchesa di Brignolles-Sales.
Alla fine sposo' la figlia di quest'ultima, l'affascinante Maria
Caterina da cui si separò più tardi. Onorato III
trascurò un po' Monaco per il suoi possedimenti nella bassa
Normandia di Thorigny, dove allevò stupendi cavalli. Lavorò
comunque per assicurare l'autonomia dei suoi stati nei confronti
del potente re di Sardegna. Nel 1793, la Convenzione nazionale
decise di riunire alla Francia il Principato di Monaco. Il Principe
stesso fu arrestato nel 1793. Il IX Termidoro (27 luglio 1794)
gli salvò la vita. Morì due anni più tardi.
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Francesca Teresa di Choiseul-Stainville
principessa di Monaco (1767-1794)
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Francesca Teresa di Choiseul-Stainville
aveva sposato giovanissima, nel 1782, il principe Giuseppe Grimaldi-Monaco,
secondo figlio del Principe Onorato III di Monaco. Prima emigrò
con suo marito, poi, per la crescente preoccupazione per le sue
due figlie rimaste in Francia, ritornò a Parigi, sfidando
i percoli che l'attendevano. L'arrestarono, ma grazie all'intervento
di suo suocero, venne rilasciata su cauzione come principessa
straniera. Cio' nonostante, il 10 "ventoso", anno II
(1794), la giovane donna subì un secondo arresto. Prima
fuggì in campgna, ma ripresa a Parigi fu incarcerata nella
prigione di Santa Pelagia. La sua bellezza suscitò molte
passioni presto deluse poiché non c'era donna più
casta ne più pura di lei. Condannata a morte, ebbe un momento
di forte paura si dichiarò incinta, cosa che la salvò
momentaneamente dalla ghigliottina. Ma poco dopo scrisse al pubblico
accusatore Fouquier-Tinville per dichiarargli che aveva agito
in questo modo per avere il tempo di scrivere una lunga lettera
alle sue due figlie e per inviargli una ciocca delle sue trecce.
Morì dando prova di coraggio nel giorno IX Termidoro 1794.
La caduta di Robespierre, qualche ora dopo avrebbe salvato questa
vittima di soli venti sette anni.
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Onorato V principe di Monaco (1778-1819-1841)
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Onorato V era stato sotto l'Impero,
primo scudiero dell'Imperatrice Josephine e valente ufficiale
di Napoleone I. Suo padre Onorato IV, malato si spense nel 1819,
il 14 maggio 1814 il Principato fu reso ai Grimaldi dal Trattato
di Parigi. Onorato V reggente da quattro anni (1815), si sforzo'
dalla sua ascesa al trono di ristabilire le compromesse finanze
di stato. Creo' delle manifatture, degli ospizi, donò dei
contributi ai disoccupati, ma promotore del dirigismo, "instaurò
un sistema d'economia diretta, fondata sui monopoli e la percezione
delle tasse indirette" scrisse Albert Lisimachio. Questa
politica fu mal accettata a Monaco. Principe di buona volontà,
ma troppo assolutista, Onorato V morì un po' disilluso
nel 1841. Ordinò di scrivere sulla sua tomba:" Qui
giace colui che volle fare del bene". Gli succedette suo
fratello Florestano I.
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Carlo III Principe di Monaco (1816-1856-1889)
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Arrivato al potere per volere di
suo padre, Florestano I non era che un principe ereditario. Carlo
III aveva già, quando salì al trono, una solida
educazione politica. Dopo aver firmato con la Francia il trattato
che regolava la questione di Mentone e Roquebrune, stabilì
il suo stato in una posizione ferma sulle sue nuove frontiere
assicurando inoltre una brillante reggenza. Aiutato da sua moglie
la principessa Antonietta da Merode, discendente di una grande
famiglia belga, diede a Monaco e alla nuova città di Monte-Carlo
costruita attorno al nuovo bel Casinò, una grande prosperità
così come un'atmosfera mondana e intellettualmente viva.
Con la bolla "Quemadmodum Sollicitus Pastor", il Papa
Leone XIII diede a Monaco il titolo di diocesi, di cui il primo
titolare fu monsignore Carlo Theuret. Carlo III aveva ben compreso
le aspirazioni del suo popolo e dei suoi tempi.
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Alberto I principe di Monaco (1848-1889-1922)
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Quando, al tramonto della sua vita,
si felicito' Alberto I per l'immensa opera compiuta durante il
suo regno, egli rispose:"Non ho alcun merito, non sarei stato
felice senza tutto ciò". Il "Principe del Mare"
fu sempre un appassionato delle scienze, delle spedizioni marine
e della ricerche sulla flora e sulla fauna degli oceani. Si impegnò
nella marina francese durante la guerra del 1870. Poi, durante
più di trent'anni, congiungendo i suoi sforzi a quelli
dei geografi, dei botanici, degli zoologi che aveva riunito a
Monaco, studiò instancabilmente tutte le meraviglie che
offre l'oceano. Sondò gli abissi, effettuò ricerche
nei fondali marini, mai esplorati prima. Riassunse queste esperienze
in un libro che si intitola " La carriera di un navigatore".
Alberto I fondò dfue grandi istituzioni: il Museo Oceanografico
di Monaco e l'Istituto di Paleontologia, dove i sapienti del mondo
intero ebbero la possibilità di studiare.
Sovrano democratico e moderno, dotò il Principato di una
Costituzione, gesto generoso e liberale che gli valse presso i
monegaschi un'immensa popolarità. Fondatore dell'Istituto
Internazionale della Pace di Monaco, Alberto I godette presso
le Cancellerie d'Europa di una meritata reputazione di saggio.
In effetti si fece appello diverse volte alle sue doti di mediatore.
"L'Europa" affermo' Alberto I con forza e convinzione
"risolvera' i problemi che l'indeboliscono e l'assorbono
solo nella concordia e nella conciliazione". Durante la Prima
Guerra Mondiale, suo figlio Luigi servi' nei ranghi delgi alleati.
Principe generoso, mecenate illuminato, sapiente di grande classe
e vero padre dell'oceonografia, appassionato dell'educazione delle
masse popolari, Alberto I si spense nel 1922, salutato da un rispetto
universalmente diffuso.
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